Nel cuore dell’Abruzzo: un weekend con gli orsi al Rifugio della Cicerana
Nel cuore dell’Abruzzo: un weekend con gli orsi al Rifugio della Cicerana
Immagina di svegliarti presto, con l’aria fresca del mattino che profuma di bosco, mentre i faggeti secolari dell’Appennino abruzzese si tingono dei primi raggi dorati del sole. È l’alba, il momento in cui la natura è sospesa, silenziosa, pronta a raccontare le sue storie. È qui, al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, con base all’Ecorifugio della Cicerana, che si svolge il weekend dedicato al bearwatching promosso da Ecotur, un’esperienza unica, che mescola escursione, osservazione faunistica, pace, contemplazione… e un pizzico di attesa trepidante.
Il programma: cammini, rifugio e occhi verso l’orizzonte
Durante i due giorni del tour:
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Primo giorno: dopo un breve tratto in auto fino all’imbocco del sentiero, si raggiunge il rifugio e ci si sistema. Nel tardo pomeriggio, si parte per un primo tentativo di osservazione dell’orso al tramonto. Anche se l’avvistamento non è garantito, l’atmosfera è magica: i boschi si tingono d’oro e l’aria si fa silenziosa. Rientrati al rifugio, ci aspetta la cena conviviale… e la serata prosegue con l’osservazione della luna al telescopio, un momento emozionante per ammirare i crateri lunari immersi nel cielo limpido della montagna.
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Secondo giorno: sveglia all’alba, seguita da una merenda con caffè per iniziare la giornata con energia. Si parte quindi per un nuovo tentativo di avvistamento dell’orso. Dopo l’osservazione, si fa ritorno al rifugio per la colazione, prima di intraprendere un’escursione nel selvaggio Vallone di Lampazzo, sfiorando la Val Cervara, per poi far rientro più tardi al Passo del Diavolo.
Il rifugio funge da sfondo accogliente: ospitalità montana, relax sotto il cielo stellato, silenzio, rinsaldare il contatto con la natura.
Perché è un’esperienza da vivere anche se non si dovesse vedere l’orso
Nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ci sono circa 50 orsi bruni marsicani che popolano l’intera area di conservazione. Partecipare a questo weekend significa entrare in contatto con il loro habitat naturale, camminare nei boschi, ascoltare i suoni del bosco all’alba e al tramonto, osservare la fauna, respirare la pace dei monti: un’esperienza intensa e appagante anche senza avvistare l’orso.
I periodi migliori per avvistare l’orso sono tra fine agosto e inizio ottobre, perché in questo periodo gli orsi si stanno preparando per il letargo e passano più tempo all’esterno a nutrirsi. Tuttavia, è possibile prenotare un tour durante tutto il periodo estivo: non è necessario limitarsi a queste settimane, anche se l’autunno rimane leggermente più favorevole per avere qualche possibilità in più di osservazione.
A noi durante il tour non è capitato di vederlo, ma i gruppi della settimana precedente e di quella successiva hanno avuto la fortuna di incontrarlo. Quindi, non capita a tutti, ma certamente è possibile: l’orso resta un animale elusivo, e proprio questa sua natura rende ogni incontro ancora più speciale.
Willie la volpe del rifugio: un’amica selvaggia ma da rispettare
Al Rifugio della Cicerana vive anche Willie, una volpe che ha preso abitudine di avvicinarsi al rifugio. È diventata quasi una mascotte, un essere che affascina: il pelo fulvo nel crepuscolo, quegli occhi vivaci, il passo furtivo tra le ombre degli alberi.
Ma, attenzione: è fortemente sconsigliato darle da mangiare. Anche se può sembrare un gesto di tenerezza, nutrire animali selvatici può essere pericoloso per loro: altera il loro comportamento naturale, li rende dipendenti o troppo fiduciosi verso l’uomo, con rischi per la loro dieta e per la loro salute. È importante osservare, apprezzare, rispettare la distanza, lasciare che vivano come natura comanda.
I pipistrelli della Cicerana: una comunità segreta tra gli alberi
La Cicerana è anche un rifugio per oltre 2.000 esemplari di pipistrelli, che trovano rifugio nelle cavità e strutture del territorio. Queste popolazioni sono protette, tutelate, e rappresentano un segno della buona salute dell’ecosistema: un ambiente integro, silenzioso, con risorse e rifugi naturali sufficienti per specie delicate.
Un aspetto affascinante di questi pipistrelli è la loro comunicazione sociale. Durante il giorno, le colonie si separano, ma si riuniscono regolarmente, come se facessero una “pausa caffè” tra amici. Questo comportamento suggerisce una forma di interazione sociale tra gruppi diversi, un aspetto ancora poco compreso ma estremamente interessante della loro biologia.
Opportunità di volontariato: partecipare attivamente
Oltre a essere semplici ospiti, chi visita il Rifugio della Cicerana può avere opportunità di volontariato, collaborando con le guide o lo staff del rifugio in varie attività:
- Manutenzione dei sentieri, pulizia dell’area, aiuto nelle attività comuni del rifugio.
- Supporto nella raccolta dati faunistici: osservazioni, segnalazioni, censimenti della flora e fauna.
- Accoglienza, cura della logistica, preparazione pasti, assistenza agli escursionisti.
Volontariato significa entrare dentro la natura con responsabilità, aiutare a conservarla, dare un piccolo contributo tangibile alla tutela dell’orso, dei pipistrelli, degli ambienti forestali, e di tutta la fauna che gli abita.
Consigli pratici per chi vuole partire
- Vestitevi a strati: al mattino presto e alla sera può fare freddo, anche se il giorno è mite. Scarpe da trekking robuste, zaino, borraccia, giacca antivento.
- Binocolo e macchina fotografica: se l’orso o altri animali appaiono a distanza, meglio essere pronti.
- Rispetto delle regole: disturbo minimizzato, niente rumori forti, niente cibo lasciato in giro, niente interazioni forzate con la fauna.
- Periodo migliore: fine agosto/inizio ottobre, anche se è possibile prenotare durante tutto il periodo estivo.
Un’esperienza che rimane
Anche se non si dovesse tornare a casa avendo visto l’orso, qualcosa resta comunque: la quiete, la vastità del paesaggio, il respiro del bosco, il canto degli uccelli, il fruscio dei pipistrelli, la fugace apparizione di Willie la volpe. È un’esperienza che cambia la prospettiva, che insegna che l’osservazione può essere gioiosa anche nell’attesa, che la natura più vera è quella che non si palesa subito, ma che bisogna meritarsi un po’.
Se ami la montagna, gli animali selvaggi, il silenzio e la meraviglia, questo weekend è da mettere nel calendario.